domenica 17 aprile 2011

Domenica 24 Aprile 2011 – Domenica di Pasqua

PRIMA LETTURA

Dagli Atti degli Apostoli (At 10,34a.37-43)

In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».

SECONDA LETTURA

Dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Colossessi (Col 3,1-4)

Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.

VANGELO

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,1-9)

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

COMMENTO ALLE LETTURE

Rapida e vivace si presenta la prima pasqua cristiana descritta da san Giovanni: tutti corrono, la mattina del giorno che ha fatto il Signore!

Incontriamo in primo luogo Maria Maddalena, che vive il momento delle lacrime e della crisi: deve ancora imparare a vivere l'assenza del Cristo senza aggrapparsi a un altro amore. La donna scopre il sepolcro aperto e vuoto, e subito teme che il corpo del Signore sia stato portato via.

Vittima dell'odio, Gesù sarebbe stato perseguitato anche nella tomba? La Maddalena corre ad avvertire gli amici di colui che, un giorno, l'aveva liberata.

Giovanni, nel suo vangelo, presenta più di una volta Simon Pietro insieme al discepolo che Gesù amava: il secondo precede sempre il primo con la rapidità delle sue intuizioni, in cui lo slancio del cuore ha un posto preponderante.

Li ritroviamo qui, mentre corrono a perdifiato verso il sepolcro, dove l'altro discepolo arriva prima del capo degli apostoli. Si china, ansante, sulla tomba vuota, ma si ferma interdetto: nell'apertura spalancata attraverso cui Pietro deve precederlo per accreditare, a suo tempo, il mistero dell'assente, si vedono le bende per terra e il sudario accuratamente piegato in un angolo.
Non è dunque possibile pensare all'ipotesi del furto del cadavere.

Mentre Pietro si interroga, senza comprendere, il discepolo che Gesù amava ha già colto ciò che è accaduto. Grazie all'intelligenza della fede, che si muove su un piano diverso da quello delle prove evidenti, egli intuisce che il corpo non può essere stato portato via. Nei panni funerari abbandonati e ripiegati, legge i segni di una risurrezione definitiva: la vita ha spodestato la morte e le ha strappato il suo dominio!

Davvero, soltanto l'amore sa vedere chiaramente; vede e crede, e avanza verso colui che porta in sé il pieno significato di ogni cosa: Gesù, vivente ormai per tutti i secoli.

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